scatola2Non immaginavo fosse passato così tanto tempo. Un anno. “Minchia un anno…”, direbbe il tenente Carmelo La Rosa di Mediterraneo…. Che gatto sfaticato. Prima apre un blog per dire delle fesserie ogni tanto, ma ogni tanto è comunque una misura temporale. Ogni tanto, non un anno. Va bene, lo ammetto, non sono uno che muore dalla voglia di lavorare, ma adesso che sono qui, beh, forse è meglio che mi inventi qualche cosa.

Amici, non ho fantasia. I temi sono troppo tristi in questo periodo, così mi sono messo a curiosare tra le cartacce scritte che lascia in giro sulla sua scrivania l’umano con cui condivido, ormai da anni, l’appartamento. Quello che ho trovato è una storia che mi fa venire un po’ di latte alle ginocchia, ma vediamo un un po’ cosa cavolo ha scritto…
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relax-in-spiaggia-per-il-gattoE va bene, ascoltiamo anche questo ‘zuccheroso’ racconto dell’umano con cui condivido l’appartamento. Non ho scelta, così, intanto, si libera la scrivania e posso iniziare il mio nuovo progetto editoriale che vi stupirà!!!.

Zadina Pineta, per i più non significa nulla, per me e qualche altro, un pezzo di storia. Storia, eh sì, perchè le pagine di storia non devono aver per forza nomi scritti in maiuscolo. Qui i nomi si possono anche scrivere in minuscolo.

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san_siro_1Anno 2014, stringe il cuore sentire il grido ‘Milan, Milan’ intonato dai ragazzini dentro ad uno stadio che potesse sprofondare dalla vergogna, forse lo farebbe.

Anno 1973, un bambino entra allo stadio di San Siro, quello con distinti e popolari e due anelli. Lo tiene per mano il padre, milanista doc, che gli ha insegnato ad amare quei colori. Quello è l’anno di Verona e di una bicicletta lanciata contro il muro mentre una radiolina raccontava una disfatta. Quell’anno a San Siro ci sono stato un po’ di volte, mio papà mi ci portava e il Milan vinceva e in campo c’erano dei Giocatori. Leggi il seguito di questo post »

gatto-mimosaSe non ci fossero le gatte bisognerebbe inventarle. Se sono qui a scrivere questa sequenza, probabilmente insulsa, di parole, è per merito di una gatta e a lei devo la mia vita, oltre a chi, lo devo ammettere, mi ha accolto nella sua famiglia, e guarda caso, sono principalmente due donne, una grande e una piccola, che hanno convinto quell’orso di umano con cui condivido l’appartamento, a tenermi con loro. E’ stata una fortuna per me, ma sono sicuro anche per loro..

Le crocchette gialle, che puzzano esattamente come le mimose, perchè diciamolo, le mimose puzzano, devono essere date tutti i giorni alle nostre micie, perchè senza di loro non potremmo vivere. Loro sono la nostra forza, anche perchè, spesso, ne hanno abbastanza per tutti e due. Loro sono il nostro specchio, dove sappiamo bene di non essere “i più belli del reame”, quasi mai, ma dove riescono a farci essere quelli giusti. Leggi il seguito di questo post »

mostra_gatto_cinema_1Lo so arrivo un po’ lungo o come si dice non proprio sulla notizia,io tra l’altro non sono qui per questo, ma per chi come me è notoriamente distratto o preso da mille attività quotidiane (dormire, mangiare, giocare, dormire, mangiare, farsi coccolare, giocare, dormire….), può essere ancora una notizia utile sapere che a Milano, fino al 7 aprile, è possibile visitare un’interessante mostra dal titolo “Miao, si gira! – i gatti protagonisti del grande cinema da Colazione da Tiffany a Gli Aristogatti”.

Dove? Calma, ora vi dico tutto. Per godervi questa stupenda sequenza di miei parenti ‘famosi’, dovete andare nientemeno che in quella famosa via di Milano cantata da un certo Adriano Celentano, la via Gluck. Lì, al numero 45, trovate Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico, che ha allestito una mostra completamente…felina e cinefila, mi raccomando cinefila, se era cinofila mica ve l’avrei detto.. Leggi il seguito di questo post »